La riattivazione della bici riesumata

Dal 4 maggio ho visto un aumento notevole di mezzi a pedali, molti cigolanti. Un rapido giro dai miei negozi di fiducia mi ha confermato l’impressione: dalla riapertura sono stati sommersi di bici da rimettere in funzione. Le ho osservate: sono di sicuro mezzi riesumati da cantine, balconi, cortili, rimaste all’aperto, quasi tutte con catene arrugginite, lubrificazione disseccata, consistenti strati di sporcizia accumulata per semplice abbandono. Vorrei fornire qualche suggerimento per rimetterle in funzione, togliendo gran parte della fatica inutile ai professionisti della meccanica.
Principio generale di ogni attività artigianale: osservare prima di agire. Guardare da lontano e da vicino, fermarsi sui particolari, ragionare, osservare ancora. Questo è fondamentale, forse più della conoscenza tecnica.

Principi generale della manutenzione della bicicletta: è un attrezzo semplice, non fatevi impressionare dalla vostra ignoranza; il mezzo deve essere lubrificato nei punti giusti; la ruggine del telaio è l’ultimo dei vostri pensieri, quella della catena uno dei primi.
Dettagliando: la lubrificazione deve intervenire sui punti che girano: sterzo, mozzi, movimento centrale (il fulcro del sistema pedaliera), catena. A livello base e rapidamente può essere fatta con un qualsiasi bomboletta di lubrificante sul mercato; evitate gli olii vegetali che avete a casa, si crea una fanghiglia abrasiva poi difficile da togliere; il gasolio va bene, ancora meglio un misto di benzina e olio minerale (come la miscela dei 2 tempi).
Prima di iniziare a lubrificare è utilissimo ma non fondamentale lavare con acqua e sapone la bici, sia per osservare meglio il mezzo sia per togliere sporcizia che poi si trasforma in morchia mentre lubrifichi.
Ripeto: osservare, pulire, lubrificare le parti che ruotano. Agite con calma. Non azzardatevi a lubrificare i freni, sembra inutile dirlo ma molti principianti lo fanno.
Meccanica: mettetevi comodi, se non avete supporto bici mettetela a testa in giù; non smontate niente, fate solo in modo che le cose si muovano. Fate girare o agire le cose, per esempio le leve freno; se il manubrio gira va bene così, non lo toccate. Con una spazzola di ferro togliete la ruggine dalla catena (importante), fate girare anche a secco, rispazzolate, poi passate lubrificante, girate, asciugate con uno straccio. Quasi ogni stato di catena può essere recuperato con il lavoro.
Gomme: se i copertoni sono crepati fate solo attenzione che non si aprano gonfiandoli e sostituiteli quando possibile; se le camere d’aria non si gonfiano vanno sostituite, ci sono tutorial in rete: di base è l’unico vero ostacolo al vostro andare. Se le pedivelle girano non toccatele ma sappiate che il pedale di sinistra si svita in senso orario.
I punti di contatto corpo-bici sono importanti per la comodità e piacevolezza dell’andare: manubrio, sella, pedali. Pulite le manopole e regolate altezza e inclinazione del manubrio, alzate la sella al punto giusto (da seduti dovete toccare con le punte il terreno). Questo è importante, perché molti usano la postura da motorino (piedi completamente poggiati a terra) ma poi le ginocchia fanno male dopo un paio di km.
Io divento pazzo se non ho l’attrezzo giusto per ogni cosa, ma in emergenza bastano pinze, martello, cacciaviti; se ci sono brugole (quelle chiavi a L) e chiavi spaccate in casa è meglio. Nella grande distribuzione ci sono kit da attrezzi per bici a prezzi modici, ma prima provate a usare i vostri, imparerete di più.

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