Il vero “decoro urbano” secondo me

P1010017

Che grigio concetto, quello di “decoro urbano”, ha fatto la sua comparsa tra i vari squallori degli anni recenti.
Ricorda l’uso della Neolingua escogitata da Orwell in “1984”, che stravolge -ribaltandola- la realtà sottesa alle parole che vengono usate. 
Partendo da un concetto semplice e autoevidente (pulire dallo sporco, in sostanza) i sostenitori contemporanei di questo concetto hanno inserito nella definizione di tutto un po’: dalla cancellazione di murales all’astio per la presenza di venditori d’ombrelli, a quello per la tanto famigerata movida, a praticamente ogni segno seppur timido di vitalità.

Se sulla bocciatura di sporcizia e imbratto genericamente subumano posso aderire, m’allontano immediatamente dal quel bric-à-brac imposto dai neocon dello status urbano.

Quindi propongo di rivedere -a modo mio- la definizione, riportando un po’ di normalità nel dibattito pubblico: il vero decoro urbano è “ogni intervento, anche spontaneo, teso a migliorare lo stato della città”.

Un esempio perfetto, e da replicare continuamente, è quello della ciclabile popolare di Santa Bibiana a Roma

Pensateci e agiamo.

2 pensieri su “Il vero “decoro urbano” secondo me

  1. Va bene la ciclabile, ma secondo me il decoro urbano, come tutti i decori, è una cosa un po’ triste ma necessaria. Rassegnati e trova un’altra parola!

  2. Va bene la ciclabile, ma secondo me il decoro urbano, come tutti i decori, è una cosa un po’ triste ma necessaria. Rassegnati e trova un’altra parola!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.