L’irresponsabilità ai vertici: Fassino, caccia quest’uomo

gregnanini

Questo che vedete sopra è l’attuale comandante dei vigili urbani di Torino, Alberto Gregnanini. Ora vi spiego perché ne indico la rimozione

In 24 ore a Torino, la cosiddetta capitale dell’auto perché vi risiede dalla fondazione la Fiat, ora Fca e chissà dove situata ma comunque all’estero per pagare meno tasse, sono state uccise due persone in bicicletta.

Come vedrete nel comunicato dell’associazione Bike Pride Fiab Torino, che ringrazio per l’ironia e la compostezza dimostrate, si viene a sapere dalle pagine locali di Repubblica, in un articolo dedicato alla manifestazione #bastamortinstrada di domani, che costui, interrogato al proposito dal cronista, non ha trovato niente di meglio che emettere una serie di parole che lasciano di stucco: «Tutto è migliorabile, ma a Torino, rispetto ad altre città, la viabilità non mi sembra che penalizzi le due ruote. C’è stato un incremento notevole di chi usa la bici, ma tutti siamo ciclisti, automobilisti, pedoni, motociclisti. E forse bisogna ricordarsene quando ci mettiamo al volante oppure teniamo un manubrio. Per questo stiamo studiando un vademecum indirizzato proprio ai ciclisti con tutte le regole di comportamento e le buone norme».

Vademecum. Per i ciclisti. Questo basta, mi basta, ci basta, dovrebbe bastare a tutti, per cacciare quest’uomo dall’incarico ricevuto, immagino dal sindaco. A morti ancora caldi riesce a dire questa bestialità? Non è all’altezza del compito, in un paese dove si riesce a verificare l’omicidio volontario di un ciclista di 67 anni in seguito a un litigio per strada. Ovviamente l’omicida ha schiacciato il nemico sotto le ruote della sua vettura. Ne parla bene Alberto Fiorillo qui

Il galateo ficcatevelo in quel posto, cortesemente. 

Qui sotto copincollo il comunicato che annunciavo in apertura di post. Leggetelo, e sappiate he c’è una differenza di qualità tra uomini come Gregnanini e chi ha scritto quanto segue.

Noi di Bike Pride Fiab Torino apprendiamo con piacere dalle colonne di la Repubblica Torino che il Comandante della Polizia Municipale di Torino Alberto Gregnanini vuole contribuire alla sicurezza dei ciclisti preparando un Vademecum che spiegherà loro le regole base della sicurezza.
In un’ottica di dialogo e collaborazione i ciclisti hanno deciso di aiutare la Polizia Municipale nell’arduo compito di gestione dei ciclisti indisciplinati e pericolosi che infastidiscono i virtuosi guidatori della Città dell’Auto.
Ecco quindi un Vademecum che aiuterà la Polizia Municipale a riconoscere meglio le situazioni di agio che vanno garantite agli automobilisti, anche a costo di chiudere un occhio sul codice della strada. In fondo chi guida è gente che lavora.
Parcheggio in doppia fila: è un attimo, raramente supera l’ora, se uno ha un appuntamento non può perdere tempo a cercare posto. Se va a fare shopping nemmeno, in fondo muove l’economia.
Si tratta di una modalità di parcheggio particolarmente apprezzabile poiché mette in pericolo la vita dei ciclisti, rimuovendone qualcuno di tanto in tanto.
Parcheggio su pista ciclabile: simile a quello in doppia fila, ha l’ulteriore vantaggio di far innervosire il ciclista, contribuendo alla sua rimozione dalla strada causa travaso di bile.
Svolta o uscita dallo spazio di sosta senza verificare la presenza di ciclisti: va sanzionato il ciclista in qualsiasi caso perché graffia la carrozzeria.
Mancata precedenza: situazione esistente solo nella mente del ciclista invasato convinto di viaggiare a 50km orari. In realtà l’auto ha sempre precedenza perché chi la guida ha fretta.
Ferimento o uccisione di un ciclista tramite spalacamento della portiera al momento giusto: premiare l’automobilista che con la sua precisione contribuisce all’eliminazione di ciclisti.

Suggerite anche a voi ai vigili il modo più efficace per eliminare i ciclisti più indisciplinati.

‪#‎Bastamortinstrada‬, ci vediamo domani, mercoledì 27 gennaio, alle 12.30 davanti a Palazzo Civico:

2 pensieri su “L’irresponsabilità ai vertici: Fassino, caccia quest’uomo

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