Sgomma sulla neve, lo consigliano i No Tav

 

 

Quanto sto per scrivere ha poco a che fare con l’attualità della città in cui vivo, ma molto a che fare con la follia di un certo mondo che stenta a morire pur essendo ormai terminale. E in questo mondo ricomprendo, oltre al solito bersaglio delle mie povere frecce verbali ovvero il settore automotive, anche il più ampio pensiero del “più veloce, più potente, più costoso quindi ricco” rappresentato benissimo dalla linea ferroviaria ad alta velocità, contro cui migliaia di persone, a mio parere in rappresentanza di moltissimi italiani con lo stesso identico ragionato umore, sta combattendo da anni: i cosiddetti “No Tav”.

Oggi leggo un assurdo pezzo dell’Ansa motori, con un titolo da camicia di forza: “Bmw xDrive, Alta Velocita’ sulla neve approvata dai No-Tav – Trazione integrale di ultima generazione provata in Val di Susa“. A chi, ancora sano di mente, scegliesse di non leggere il pezzo per capire di che si tratta, dico in sintesi che hanno tirato in ballo una popolazione seria, che sta combattendo una lotta seria, in modo serio, così, a capocchia: è del tutto inesistente (e vorrei vedere…) qualsiasi tipo di riferimento ad un’eventuale quanto improbabile approvazione dei No Tav. Mi scuso con chi legge, ma i tempi sono così psicopatologici che mi vedo costretto a precisarlo.
Volendo proprio degnare di un pensiero questa bravata pubblicitaria (di cui l’Ansa dovrebbe rendere conto, peraltro), vorrei solo osservare che gli ultimi colpi di coda di un sistema morente, quello dell’automotive che si era spinto finora a produrre un cartellone di réclame di un Suv con il claim “L’unica regola è che non ci sono regole”, poi giustamente ritirato dopo proteste che ricordavano le migliaia di morti in strada in città, ormai non risparmiano niente, neanche la logica, altro che la decenza o l’etica. Il tutto mentre continuano a distruggere le nostre città e le nostre vite.

A questo punto spero che gli attivisti No Tav leggano quanto sto scrivendo e reagiscano come loro costume, ovvero con serietà e fermezza, a questo assurdo coinvolgimento non solo illogico ma anche un po’ pezzente.

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